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Attraverso l'utilizzo di eccedenze e scarti edibili e non edibili presenti nell'area in prossimità di Off Campus Cascina Nosedo, BIOLOOP intende generare sinergie tra gli attori locali, promuovendo pratiche circolari di trasformazione e produzione locale di beni e attività di formazione. L'aspetto sperimentale del progetto si concentra su autoproduzione, distribuzione sostenibile e supporto all'agricoltura urbana, a partire dalla mappatura dei flussi e dalla creazione di una materioteca delle risorse’. L'obiettivo è generare impatti positivi, inclusi l'integrazione del reddito e la riduzione della povertà alimentare.
L’accesso e l’uso di servizi pubblici sono spesso problematici per i cittadini stranieri e rappresentano un ostacolo all’inclusione. Il progetto città-IN mira a ridurre gli ostacoli incontrati da queste persone, a partire dai servizi corollari di quelli scolastici quali l’iscrizione, la consultazione dei registri, la richiesta del servizio mensa. A partire dall’applicazione sperimentale dello standard di qualità Mediation Grammar, città-IN punta a fornire – presso lo spazio Off Campus San Siro – un servizio intermedio di guida all’accesso ai servizi, supportando sia la scuola sia le famiglie e fungendo da infrastruttura per le osservazioni partecipanti.
DROPS promuove pratiche sostenibili, sistemi smart e Living Lab, per la valutazione dell’impatto delle scelte progettuali sui sistemi idrici e gli ecosistemi urbani. Il progetto comprende un intervento migliorativo per la gestione delle acque meteoriche presso l’Off Campus di Cascina Nosedo, considerando tre aspetti principali:
Ricerca, per l’ottimizzazione della gestione delle acque meteoriche, a partire dall’installazione di un serbatoio di raccolta; Didattica, con un laboratorio sul campo (DROPS LAB) per misurazioni sulle acque e sul suolo; Public Engagement, con formazione di enti-partner e sensibilizzazione dei cittadini.
La sezione giovani adulti del carcere di San Vittore è una realtà instabile e in continua metamorfosi, a causa della rapida turnazione delle persone detenute e delle diverse istanze di cambiamento delle associazioni di volontari. METHEXIS mira a promuovere una maggiore partecipazione di detenuti e operatori a forme di vita sociale e di supporto reciproco, agendo su persone e strutture e adottando un approccio di ‘research through design’. Il principale metodo di lavoro adottato è una mappatura di nodi, legami e interazioni basata su modelli matematici, intesa quale strumento di progettazione innovativo.
La locazione studentesca è un fenomeno poco indagato, eppure cruciale per ridurre discriminazioni e vulnerabilità cui vanno spesso incontro i giovani, soprattutto se studenti stranieri e meno abbienti. STUDMIHOME coinvolge direttamente studenti del Politecnico in una ricerca tesa a comprendere domanda e offerta abitativa, con obiettivi anche di public engagement e di intervento. Il fine ultimo è sviluppare e testare un nuovo servizio presso l’Off Campus Nolo, che aiuti gli studenti a cercare soluzioni abitative dignitose, fornisca informazioni e consulenze legali, supporto pratico e orientamento ai servizi di Ateneo.
La valle del Uadi Abiod, in Algeria, è posta di fronte alle sfide globali dell’abbandono, della crescente desertificazione e della perdita di saperi. AMAZING propone un connubio mirato e partecipato di scienze antiche e nuove tecnologie, per valorizzare il costruito storico, ottimizzare la gestione dell’acqua e recuperare la varietà di attività economiche e la complessità sociale che hanno sempre connotato l’identità della valle.
CHAR:ME mira allo sviluppo e alla diffusione di una tecnologia sostenibile per il recupero di combustibile solido da scarti organici. Lo scopo è duplice: sostituire le alternative convenzionali (legna e carbone di legna), che figurano tra le principali cause di deforestazione nei Paesi in via di sviluppo e, al contempo, rendere più sicura la cucina domestica in tali contesti.
Il caso studio preso in esame è in Madagascar e comprende un’esperienza pilota sull’isola di Nosy Be.
I-FERME è un progetto per migliorare l’efficienza delle fattorie multifunzionali in Congo e nell’Africa subsahariana. La strategia messa in campo punta sulla creazione di strumenti nuovi e semplificati per la progettazione di infrastrutture stradali e di servizi di supporto alla lavorazione e alla conservazione degli alimenti, ottimizzati su risorse e necessità locali e resi disponibili alle comunità coinvolte e ad altri gruppi-target.
NBSouth propone un’esplorazione delle possibilità di impiegare soluzioni basate sulla natura (nature-based solutions, NBS) per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Attenzione specifica è dedicata alla gestione delle acque, alla termo- regolazione e all’adeguamento infrastrutturale delle aree urbane densamente abitate a partire da un caso-studio a Brasilia, in un’area minacciata da siccità, isole di calore e desertificazione.
PRESTO punta su trattamenti preventivi e approcci mini-invasivi ecosostenibili capaci di contenere la fragilizzazione delle ossa, con il supporto di una rete multidisciplinare estesa a enti sociosanitari e di terzo settore. In prospettiva, l’ambizione è quella di ridurre l’impatto sociale delle lunghe ospedalizzazioni e l’impronta ecologica del settore sanitario lombardo.
Il progetto promuove una ripresa equa indirizzandosi alle persone ipovedenti, colpite dalle misure di contenimento delCovid-19 e dalle restrizioni poste alla fruizione quotidiana di spazi e servizi. Lo scopo è permettere una rinnovata accessibilità a servizi e luoghi pubblici da parte di questi soggetti, mediante un approccio integrato che fonde design inclusivo, tecnologie IC e robotica.
Esperienze pilota per la messa a punto di un modello innovativo “hub and spoke” di recupero e valorizzazione degli immobili confiscati alla criminalità organizzata. Obiettivo è innescare dinamiche dirigenerazione sociale basate sulla formazione tecnica e l’integrazione lavorativa di categorie fragili, lasciando segni tangibili di equità e legalità.
A partire da uno studio pilota, che aiuterà ad approfondire il complesso quadro di bisogni e risorse relativi allaprima infanzia, la ricerca intende definire degli orientamenti per la realizzazione di poli territoriali integrati di servizi
pre-scolari “0-6”. L’ambito di attenzione sono i contesti urbani, in particolare le aree a maggiore rischio di esclusione sociale e povertà educativa.
Il progetto punta a rafforzare le infrastrutture sanitarie e i servizi alle comunità nell'Africa sub-sahariana, mettendo allo studio una gestione efficiente dell'energia elettrica per microreti ibride. Test e applicazioni dimostrative in
un ospedale e tre centri sanitari in Uganda consentiranno di produrre linee guida di validità generale.
Il progetto punta alla creazione di una rete di attori locali solidali che, mappando i flussi di cibo, offra prodotti alimentari a prezzi calmierati, recuperi il cibo in eccedenza e trasformi l’invenduto a favore di categorie deboli.
Fulcro dell’operazione è il quartiere NoLo a Milano, già al centro di trasformazioni promosse dal tessuto associativo e da negozi di vicinato presenti nella zona.
Rivisitazione del supporto emergenziale alla funzione respiratoria: un ventilatore per pazienti multipli, intrinsecamente sicuro e personalizzato per ciascun soggetto. Politecnico e Policlinico di Milano insieme contro il Covid-19.
Sperimentazione multidisciplinare di azioni di medio e lungo periodo mirate a mitigare la vulnerabilità sanitaria e igienica del quartiere informale di Chamanculo a Maputo e diffondere una cultura della salubrità, con l’ausilio di produzione locale e diffusione di Polichina.
Sviluppo di tecnologie per il trattamento dell'ipossiemia in situazioni di emergenza e contesti poveri di risorse con il coinvolgimento di una società scientifica, un'impresa sociale, medici e ONG già impegnati durante la pandemia Covid-19 in contesti a basso reddito.
Le Case della Salute quali costruttori di urbanità e socialità diffusa nell’era post Covid-19: nuove centralità periferiche in città salubri e integrate. Ridefinire l’approccio alle Case della Salute: da luoghi sanitari a occasioni di rigenerazione sociale, architettonica e urbana, dove coltivare salute nei quartieri per curare inadeguatezze sociali e vulnerabilità.
L'emorragia postpartum è la principale causa di morte materna e il tasso di mortalità è 100 volte più alto nei Paesi in via di sviluppo. La ricerca mira a sviluppare un dispositivo domestico a basso costo che riduca l'accesso agli ospedali e il rischio Covid-19 per le madri.
ACCEPT è una parete d’arrampicata adattata sensorizzata per analisi dei progressi riabilitativi di bambini con disabilità di Paralisi Cerebrale Infantile. La parete è ideata per ridurre le diseguaglianze e favorire salute e benessere di fasce deboli della popolazione.
La ricerca indaga e agisce il tema dello sport in carcere come strumento di reinserimento sociale: tramite la modificazione degli spazi, lo sviluppo di attività motorie, il monitoraggio della salute psicofisica, la narrazione audiovisiva e la sua divulgazione.
Il progetto sviluppa un framework integrato di pianificazione strategica e di valutazione dell’impatto socio-economico e ambientale delle Olimpiadi 2026, finalizzato alla valorizzazione del grande evento come occasione di mitigazione delle fragilità territoriali e delle disuguaglianze sociali.
Realizzare e validare sperimentalmente nuove ortesi che consentano ai bambini con difficoltà di praticare le attività sportive proposte nelle ore di ginnastica e durante il tempo libero, per promuovere la possibilità di uno “SPORT FOR ALL”.
La proposta si fonda sulla promozione di nuove pratiche di inclusione e rigenerazione sociale attraverso l’attività sportiva derivante dall’innovazione del sistema delle infrastrutture sportive degli oratori, ampiamente diffuso nelle città italiane.
Definire una metodologia teorico‐operativa replicabile per rigenerare edifici in disuso dove la gestione di servizi destinati a chi pratica turismo sportivo itinerante è affidata a categorie socialmente deboli.
Studio di fattibilità per fasi, che prefiguri scenari di medio-lungo periodo, con una parte da realizzare come azione pilota, per trasformare gli spazi sotto il Cavalcavia Serra-Monte Ceneri in una piastra multifunzionale per street sport e altre attività sociali, ad accessibilità universale e dedicata a categorie urbane deboli.
Alla luce dei nuovi equilibri politici, nel Corno d’Africa, si pone la questione del ruolo della mobilità come driver di crescita economica ed equità sociale della regione. In Eritrea si corre però il rischio di non preservare l'infrastruttura storica preesistente, un patrimonio culturale costituito da una rete stradale e ferroviaria che collega siti di importanza architettonica e archeologica che, se opportunamente valorizzati, possono diventare un attivatore di sviluppo commerciale, culturale e turistico. Il progetto si concentra sull’asse stradale Asmara-Massawa di 117 km, che oltre ad essere funzionale al trasporto di beni e merci tocca trenta strutture civili d’interesse. Tale percorso ha la potenzialità di diventare un itinerario funzionale e capace di salvaguardare la memoria storica. Il team del progetto si occuperà di inventariare siti di interesse e raccogliere dati ad oggi non esistenti sui movimenti di beni e persone, al fine di formulare uno scenario di sviluppo.
Circa l’80% della mobilità nelle grandi città africane si basa su sistemi di mobilità informale: quasi la totalità delle famiglie non dispone di un’auto ma allo stesso tempo scarseggiano sistemi di trasporto pubblico affidabili ed economicamente accessibili. Ai trasporti ufficiali vengono preferite soluzioni informali,spesso inefficienti ed insicure. La carenza di sistemi di mobilità adeguati impatta negativamente sullo sviluppo economico delle città africane e sul benessere della popolazione urbana in forte crescita.
Tramite l’analisi e la produzione di nuovi dati, a partire dalle informazioni offerte dall’utilizzo della telefonia mobile, il progetto esplora soluzioni bottom-up e place-based replicabili e alternative a modelli formali.
Il progetto può contare sulle competenze multidisciplinari di docenti e ricercatori facenti capo a quattro dipartimenti del Politecnico di Milano e provenienti da università partner qualiUEM di Maputo e UniMI. Il team si propone di studiare un’area metropolitana frammentata dal punto di vista amministrativo e di cui mancano dati statistici e cartografici. L’obiettivo è quello di contribuire allo sviluppo integrato della regione e a diffondere la cultura di un’efficace pianificazione territoriale, mettendo a disposizione delle amministrazioni locali un piano di sviluppo e una metodologia di cuiverrà testata la replicabilità.
Uno dei punti focali della ricerca è la creazione di un modello sul nexus acqua-energia-cibo a supporto della pianificazione regionale strategica, con particolare riferimento al settore agricolo.
Tra i principali bisogni della popolazione somala figura la risoluzione dell’emergenza abitativa determinata dall’intensa crescita della popolazione, gli alti livelli di povertà, il danneggiamento di edifici provocato dalla guerra civile e la generale insicurezza nelle aree di conflitto. Occorre sostenere la costruzione di quartieri caratterizzati da stabilità e durabilità, preferendoli ad insediamenti temporanei e programmi di edilizia popolare di bassa qualità. Occorre inoltre creare condizioni che conferiscano carattere di stabilità agli insediamenti. Scopo del progetto è la realizzazione di un modello di sviluppo integrato per Mogadiscio, basato su un ecosistema di business finalizzato a promuovere insediamenti sostenibili con alloggi, spazi imprenditoriali, servizi sociali e produzione di energia rinnovabile. Tra gli obiettivi figurano la progettazione di abitazioni con prezzi accessibili ad almeno il 70% della popolazione e far sì che l’imprenditoria locale possa trarre beneficio.
West Road Projects / La Strada dell’Ovest
Il progetto è pensato come un dispositivo di attivazione di reti e spazi pubblici attraverso la periferia diffusa. Potenzialità e criticità dell’ovest milanese sono indagate nel quadro di un processo di progettazione partecipata, teso alla riqualificazione di spazi marginali e alla promozione della ciclabilità lungo l’asta di via Novara.
Teenagers Experience the Empowerment by Numbers
Il progetto mira a potenziare il pensiero logico matematico per educare all’autonomia e alla cittadinanza ragazzi e giovani immigrati che vivono in comunità, utilizzando forme didattiche innovative e stimolando lo sviluppo di percorsi di crescita personale.
Sistema Integrato di Valorizzazione delle Eccedenze alimentari nel Quartiere
Il progetto intende sperimentare un’applicazione per l’individuazione automatica dei prodotti alimentari prossimi alla scadenza, e sviluppare una piattaforma integrata per la pubblicizzazione, la gestione e la redistribuzione degli alimenti a soggetti in situazione di povertà.
Scuola Attiva Risorse: ricucire il patrimonio disperso delle periferie
Il progetto è teso a promuovere dialogo interculturale e sviluppo sociale e territoriale, a partire dalla trasmissione dei valori legati al paesaggio culturale urbano racchiuso nelle periferie. Elemento centrale sono gli studenti e la scuola, cui si assegna, con l’ausilio di strumenti ICT, il ruolo di motore dell’intero processo.
Migration Over the Satellite Town of Pioltello
La ricerca si propone lo sviluppo di un modello di integrazione per giovani immigrati, orientato alla rigenerazione urbana e basato sull’attivazione di processi innovativi di recupero e riattivazione del patrimonio abitativo e degli spazi pubblici degradati nel Quartiere Satellite di Pioltello.
Ludoteca “Smart” Multisensoriale per i bambini con disabilità della periferia milanese
Il progetto si prefigge di contribuire a colmare il gap centro-periferia nei servizi educativo-assistenziali per bambini con disabilità intellettive. La strategia si fonda su una soluzione tecnologica innovativa denominata Ludoteca “Smart” Multisensoriale, dedicata ai bimbi della periferia milanese con serie difficoltà cognitive, comunicative e sociali.
Energia Popolare
Intervenendo su un caso studio, il progetto vuole dimostrare come strategie di risparmio ed efficientamento energetico possano diventare strumento di coesione sociale, se affrontate con approccio multidisciplinare. La strategia efficientamento energetico coniuga ingegneria, architettura e design lungo un percorso teso a migliorare le condizioni abitative di fasce deboli.
Il progetto si propone di attenuare quanto più possibile la diffusione della schistosomiasi, una malattia molto diffusa in Africa Sud-Sahariana. Attraverso lo sviluppo di un progetto pilota nella zona di Saint-Louis (Senegal), sulla base di dati e modelli, verranno create mappe di rischio attendibili, che possono sia guidare la popolazione ad evitare le zone di massima esposizione, sia fornire ai decisori strumenti operativi per poter agire (per esempio dando supporto sanitario) nelle zone di massima priorità.
“Presta la tua voce” si prefigge il disegno e la realizzazione di percorsi per la riabilitazione vocale e prosodica di ragazzi con autismo e disabilità intellettiva, in difficoltà nella comunicazione verbale e nell’interazione, e di giovani con DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento come la dislessia), in difficoltà con l’apprendimento della lingua inglese come seconda lingua. Narrativa multimediale, doppiaggio e radiodramma sono impiegati come tecniche di intervento innovative, artistiche, coinvolgenti ed efficaci.
La proposta di ricerca riguarda una sperimentazione applicativa di progetto a Mongue in Mozambico a verifica di una metodologia attenta alle risorse e condizioni locali e ripetibile in contesti similari. L’obiettivo è lo sviluppo di un metodo utile in una consapevole prassi progettuale di nuovi interventi per uno sviluppo architettonico, urbano, e degli spazi interni ed esterni. I risultati avranno applicazione concreta con l’elaborazione di un masterplan generale dell’area di Mongue e attraverso la progettazione dei singoli edifici ponendo anche attenzione alle condizioni di confort bioclimatico e di sostenibilità energetica.
Il progetto Tambali Fii propone la definizione, creazione e start up di un polo di innovazione tecnologica e sociale nel territorio di Dakar dove trasferire modelli formativi consolidati, avviare attività di ricerca sul campo e promuovere le sinergie tra centri di ricerca e imprese sia locali che italiane per la crescita della filiera legata alla produzione di attrezzature e imbarcazioni per la pesca e il conseguente potenziamento del settore ittico senegalese.
In PoliMIne verrà assemblato e testato un sistema radar che permetta di condurre misure a contatto con il terreno su campi minati, offrendo una possibile soluzione tecnologica alle ONG impegnate nelle campagne di bonifica delle mine antiuomo. I risultati ottenuti potranno anche stimolare l’avvio di nuovi progetti di ricerca per lo sviluppo di nuovi sistemi di indagine per la ricerca delle mine antiuomo.
Il progetto intende proporre soluzioni per il miglioramento delle condizioni di vita nella favela di Rocinha adottando una metodologia sviluppata al Politecnico di Milano che integra competenze ambientali, di disegno urbano e di efficienza energetica con strategie di trattamento di acque e rifiuti secondo un approccio sistemico.
Sviluppo di un test diagnostico lab-on-chip pan-plasmodico, rapido ma con la stessa sensibilità e affidabilità del “gold standard” (goccia spessa), adatto alla diagnosi precoce della malaria sul campo.
Il progetto favorirà la realizzazione di servizi innovativi per due categorie di utenza debole, i NEET (Not in Education, Employment or Training) e gli Over75 con l’obiettivo di acquisizione di competenze e di restituire/consolidare un ruolo sociale attivo, ma anche con la possibilità di interagire con altri gruppi di utenza. Le azioni previste avranno delle ricadute sul territorio di Zona 9 nel Comune di Milano. L’azione del progetto svilupperà: Gli orti condivisi: definizione di linee guida per l’insediamento di orti condivisi (kit per contenitori per la coltivazione, disposizione spaziale degli artefatti, dimensionamenti, regole, funzionamento, gestione); Brevi format per il web. La Social TV di quartiere. In collaborazione con le associazioni di quartiere e i cittadini di Zona 9 e distribuito da Plug Social TV; Messa in scena di pratiche sociali. Realizzazione di un “Padiglione Adattabile Autogestito Itinerante” (PAAI) per azioni di cultura/teatro/sport all’interno del Campus.
L’obiettivo generale del progetto è quello di definire i possibili caratteri di un modello di intervento per situazioni urbane critiche e multiproblematiche. Il contesto di riferimento è via Catullo, una piccola strada nella periferia di Milano, che soffre di un mix di problematiche (marginalità sociale, situazioni abitative precarie, degrado edilizio/ambientale, difficile convivenza interetnica) che si traducono in attività illegali e criminali, sovraffollamento abitativo, problematiche manutentive degli edifici residenziali, dismissione di edifici industriali che diventano facilmente zone prive di controllo. Il progetto si pone due obiettivi: approfondire la conoscenza delle condizioni materiali e sociali che connotano la via; costruire un Progetto integrato pilota che provi a trattare efficacemente le diverse dimensioni problematiche, al fine sia di approntare risposte pertinenti rispetto al contesto di via Catullo, sia di definire regole più generali di intervento.
Il progetto si propone di: comprendere quali fattori possono abilitare i giovani della regione Medio Oriente e Nord Africa a un’attività imprenditoriale funzionale alla coesione sociale e all’uso efficiente delle risorse naturali; formulare linee guida per la revisione dei processi, dell’organizzazione e della rete di connessioni locali e globali di 1 o 2 casi pilota Egiziani di incubatore accademico; accompagnare alcuni giovani studenti e laureati delle università locali nello sviluppo di idee di business con un potenziale impatto sulla sostenibilità dello sviluppo. L’originalità della ricerca risiede nell’attenzione ai problemi sociali, economici e ambientali che affliggono l’Egitto e altri paesi interessati dalle Primavere Arabe, giustificata anche dagli importanti legami che tali paesi intrattengono con l’Italia e l’UE.
Obiettivo del progetto è la realizzazione di soluzioni a basso costo per la refrigerazione e la conservazione di alimenti/medicinali, che assicurino elevate prestazioni energetiche/igieniche, per l’applicazione nelle zone tropicali non servite dalla rete elettrica. In particolare verrà messo a punto un kit modulare per l’autocostruzione di un sistema di refrigerazione a energia solare fotovoltaica, economicamente competitivo e facilmente assemblabile in loco. L'economicità e la modularità rende Spark accessibile a tutte le piccole realtà isolate e consentirà di ottenere ricadute sociali sulla salute della popolazione, contribuendo a promuovere norme d’igiene e di corretta alimentazione; conservando gli alimenti si contribuirà anche allo sviluppo di piccole imprese produttive; la partecipazione della popolazione nell’autocostruzione avrà ricadute positive sull’economia incentivando l’autonomia locale.
Il Mar Mediterraneo è teatro di intensi fenomeni migratori che rappresentano un'emergenza umanitaria. Il controllo dell'immigrazione, il salvataggio e la cura dei migranti richiedono un grande impiego di risorse e mezzi. In questo contesto, viene proposto un nuovo approccio basato sulle tecnologie spaziali. Il progetto Space Shepherd studia la possibilità di utilizzare satelliti scientifici che già operano regolarmente e analizza la fattibilità di un sistema in grado di individuare tempestivamente le navi di migranti, sulla base di immagini ottiche e radar. L’innovazione in questo progetto risiede nel modo in cui le tecnologie sono implementate nella nuova infrastruttura. Gli obiettivi di questo progetto sono: rilevare, monitorare e coordinare il soccorso ai migranti nel Mar Mediterraneo meridionale; informare le autorità circa la presenza di potenziali navi migranti.
L’UNESCO ha individuato nel "turismo sostenibile" uno strumento particolarmente efficace per lo sviluppo socio-economico di molti paesi estremamente poveri. Affinché le operazioni di PPT (Pro Poor Tourism) non sacrifichino il patrimonio ambientale-culturale allo sviluppo, occorre evitare che si produca un consumo di quella potenziale fonte di reddito che sono i territori, i manufatti e la cultura materiale. Polimiforkarakorum innesta un processo di upgrading delle condizioni di vita delle popolazioni del Central Karakorum National Park (CKNP) in un progetto di valorizzazione territoriale e sviluppo di "turismo di comunità". L’obiettivo è l’innesco di un circolo virtuoso in cui il miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie dei luoghi e lo sviluppo socio-economico della popolazione possono crescere valorizzando le risorse ambientali e storico-culturali, in un processo che limiti fenomeni di segregazione sociale, riduca il degrado ambientale.
Il progetto si pone come obiettivo lo sviluppo di un insieme di strumenti per l’arricchimento di mappe geografiche con informazioni relative alla percorribilità pedonale urbana da parte di persone con problemi di mobilità (ad es. su carrozzina o con deambulatore, tra cui infortunati e persone con bambini piccoli, interessate a percorsi con assenza di scalinate, con pendenze ridotte ecc.), attraverso il contributo dei soggetti direttamente interessati e della cittadinanza attiva in genere. Verranno sviluppate tecniche e soluzioni innovative volte al raggiungimento dei seguenti risultati: rilevamento automatico dell’accessibilità dei percorsi urbani effettuati visualizzazione delle informazioni sulla percorribilità dei percorsi cittadini su smartphone/tablet con possibilità di arricchirle con ulteriori informazioni fornite esplicitamente in modo collaborativo dagli utenti. Il progetto combina competenze di basi di dati, dispositivi di localizzazione e mapping, geomatica.
Il progetto punta a rendere disponibile a operatori sanitari del Mozambico un apparato diagnostico robusto, di facile uso, portatile, per il dosaggio rapido, a basso costo, della carbamazepina, il farmaco antiepilettico di più largo impiego presso l’Hospital Central de Maputo. Questo consentirà di meglio distinguere se l’insorgere di crisi in pazienti in terapia antiepilettica con carbamazepina sia dovuta a farmacoresistenza, oppure a scarsa adesione alle indicazioni terapeutiche. L’epilettologo potrà quindi con efficacia proporre indicazioni terapeutiche al paziente, dato il tempo molto limitato (minuti) che intercorre fra l’effettuazione del prelievo sanguigno e la disponibilità del risultato dell’esame (dosaggio del farmaco). Il nuovo metodo di dosaggio proposto riduce drasticamente la quantità di sangue prelevata al malato a non più di 50 microlitri (una goccia); esso è basato sulla risposta SERS (Surface Enhanced Raman Spectroscopy) della carbamazepina in sangue.
Concettualizzazione, realizzazione ed installazione nella scuola Ngarenanyuki in Tanzania di una microgrid ibrida utile sviluppare nuove metodologie volte ad un miglior sfruttamento delle fonti rinnovabili per l’elettrificazione delle aree rurali dei Paesi in via di sviluppo. Contestualmente, obiettivo della ricerca è la valorizzazione delle analisi anche rispetto ad una loro applicabilità ai paesi industrializzati, sempre in favore delle fonti rinnovabili.
Elaborazione di una strategia di intervento formativo basata sulla trasmissione di strumenti matematici di base che consentano una comprensione critica dei concetti probabilistici soggiacenti ai giochi d’azzardo.
Il progetto ha lo scopo di sviluppare e valutare, in collaborazione con centri terapeutici dedicati ai bambini con disabilità intellettive, strumenti interattivi innovativi che utilizzano tecnologia di riconoscimento del movimento e interazione “full-body” con robot e interfacce visive su schermi medio-grandi, al fine di promuovere capacità cognitive, motorie e sociali.
Sviluppo e sperimentazione di un approccio innovativo per combattere l’obesità infantile e diffondere buoni stili di vita tramite l’uso di un videogioco capace di coinvolgere il ragazzo e la sua famiglia. Attraverso “sfide” personalizzate, il ragazzo è guidato in un processo di apprendimento e di miglioramento delle abitudini alimentari e dell’attività fisica. ObiGame è progettato in collaborazione con professionisti sanitari per integrarsi con i tradizionali percorsi di prevenzione e cura, permettendo al clinico il monitoraggio dell’intervento e la sua personalizzazione.
Definizione di strumenti e metodi adeguati per la misura del volume di arti superiori affetti da linfedema e della limitazione funzionale ad esso associata durante l’esecuzione di movimenti della vita quotidiana. Il linfedema dell’arto superiore rappresenta la complicanza più frequente degli interventi di dissezione linfonodale per il trattamento del tumore della mammella.
Costruzione con e per la Protezione Civile di un modello, strumenti e soluzioni tecnologicamente avanzate per la raccolta, la mappatura e la valutazione dei dati di danno post-alluvione per migliorare le pratiche di intervento.
Sviluppo di un servizio di ristorazione sociale inteso come insieme di pratiche relative alla preparazione, distribuzione e consumo di cibo, basate su attività collettive, condivise e partecipate nei quartieri milanesi di Dergano e Bovisa.
Aggiornamento maggio 2025
